LA TRATTATIVA STATO-MAFIA E’ ANCORA IN CORSO?

IL VIDEO DI SABINA GUZZANTI A SERVIZIO PUBBLICO
http://www.serviziopubblico.it/2014/09/guzzanti-la-trattativa/

L’Italia è maturata negli anni ’90. Per farlo, è servita quella che tutti chiamano “la Trattativa“. Gli amici seduti al tavolo sono lo Stato, che generalmente chiamiamo “politica”, e la Mafia, ovvero Cosa Nostra, la più grande agenzia assicuratrice del nostro Paese. La Trattativa è ancora in corso?

La Trattativa ha luogo nei primi anni ’90, precisamente intorno al ’92/’93, gli anni delle bombe in Sicilia, gli anni di Tangentopoli e del Di Pietro magistrato che poteva rimanere lì. 
Si parla di un accordo, quello di un contratto tra Stato e Mafia per far placare i boati e gli attentati: sul tavolo viene servito l’articolo 41bis, e precisamente un’attenuazione delle misure restrittive di esso. 

La Trattativa venne avviata dagli uomini di Stato: il tutto venne accertato in seguito alle intercettazioni ai danni di Totò Rinna e Bernardo Provenzano. Al centro del tavolo siedono Marcello Dell’Utri, Filippo Rapisarda, Calogero Mannino, Mario Mori e Vito Ciancimino. 
Il 23 maggio 1992 avvenne la strage di Capaci, in cui viene ucciso Giovanni Falcone. Qualche giorno dopo, il colonnello Mario Mori e il capitano Giuseppe De Donno incontrarono l’ex sindaco Vito Ciancimino per cercare di stabilire un contatto con il boss Salvatore Riina.

Le 12 richieste allo Stato da parte di Cosa Nostra furono queste:

  1. Revisione della sentenza del maxi-processo
  2. Annullamento del decreto legge 41 bis
  3. Revisione della legge Rognoni-La Torre (reato di associazione mafiosa)
  4. Riforma della legge sui pentiti
  5. Riconoscimento dei benefici dissociati per i condannati per mafia (come per le Brigate Rosse)
  6. Arresti domiciliari dopo i 70 anni di età
  7. Chiusura delle super-carceri
  8. Carcerazione vicino alle case dei familiari
  9. Nessuna censura sulla posta dei familiari
  10. Misure di prevenzione e rapporto con i familiari
  11. Arresto solo in flagranza di reato
  12. Defiscalizzazione della benzina in Sicilia (come per Aosta)

In questi giorni verrà ascoltato il nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, anche lui parte di questa trattativa. Ma si sa, signori e signore, che l’uomo che sapeva tutto di tutti è morto il 6 maggio 2013.

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